MEMBERS

Focus on

We are different people, with different backgrounds, from different companies of one group which shaped us as human beings. Some of us come from Consumer Health, other from Medical Devices, other from Pharmaceutical Products. What unites us is the belief in a better world. And that is what we strive to achieve every single day of our lives.

Enrico
Baldassarri
Board Director, CEO
Ho trascorso vari anni della mia vita lavorativa in Johnson & Johnson Medical e più specificamente in Vision Care, ricoprendo posizioni di marketing e di gestione del business sia in Europa che in Africa. Ho anche lavorato, sia prima che dopo l’esperienza in J&J, con altre grandi multinazionali del largo consumo. Considero gli anni trascorsi in J&J a cavallo tra i 90 e i 2000 come i migliori anni dei 30 in totale della mia carriera. Spirito di gruppo, orgoglio, sacrificio, appartenenza, professionalità ed anche tanta allegria e grande divertimento! Memorie e momenti indelebili, che dureranno per sempre. Amicizie vere e forti! Risultati eccezionali e continui. Ci sembrava di essere invincibili. Viva la Johnson & Johnson!
Edouard
Caram
Business Development
Edouard is a passionate life science professional, investor and an entrepreneur. He started his career at the EMEA New Business Development team at Janssen (J&J) prior heading EU Marketing/ BD responsabilities at PDL BioPharma. He led multiple projects for life science investments in disruptive biotech & medical technology opportunities on behalf of Angels Santé (BA) and as part of the investment team of Sofinnova Partners (VC). He is currently in the Global Partnership of Ipsen, working in Rare Diseases and Neurosciences opportunities. Edouard is a Biochemist by training (University Paris 7), holds a Master of Finance (Sciences-Po Paris) an MBA (ESA/ Beirut) and completed Exec. Education Programs at The Wharton School.
Giusi
Cerfeda
Marketing Associate Director
Era il 1998 quando da Milano mi trasferivo a Roma per intraprendere una nuova esperienza nel marketing. Il cambiamento era duplice: passavo da un’azienda Europea, Nestlé, a un’azienda americana e in più cambiavo città !!! Quante volte mi sono persa sul GRA prima di arrivare in ufficio … e già li qualche collega appena conosciuto si offriva di farmi da cicerone. “Small company environment” – “Big company Impact” mi ripetevano all’ufficio del personale. E cosi è stato: ho trovato un gruppo di persone che mi ha accolta sin dall’inizio sul fronte professionale e personale, ho costruito legami che ancora oggi, sebbene siano passati oltre 15 anni da quando ho lasciato l’azienda, sono vivi e attivi. E non manca occasione di rivederci per raccontarci delle nostre nuove esperienze professionali, delle opportunità di fare network e… di fare festa! Big company impact – accidenti! Una bella infrastruttura a supporto …. Mai come in Johnson & Johnson ho imparato ad essere imprenditrice del mio business.
Gualberto
Fugalli
Self Employed
Era una fredda mattina invernale di inizio Gennaio, agli albori degli anni ‘90, quando per la prima volta entrai in Johnson & Johnson Medical (allora si chiamava Ethicon). Cittadino di Roma, conoscevo molto vagamente l’ubicazione di Pomezia e, per la paura di sbagliare strada, partii da casa alle 6.30 del mattino. Quando arrivai era ancora buio, e mi sentivo disorientato, dopo anni passati all’estero, a studiare e poi a lavorare. Il primo impulso fu quello di tornare subito a casa. Invece rimasi. Per quasi un trentennio. In questo lungo arco di tempo ho avuto solamente 4 capi, tutti di eccezionale livello, e ho avuto l’opportunità’ di variare attraverso settori di business e funzioni diverse: dalla “Vision Care”, dove lanciammo sul mercato le prime lenti a contatto monouso della storia, al settore Consumer, comprendente una vastissima gamma di prodotti nel beauty e nel baby care, per poi approdare al settore dei Medical Devices, che annovera dispositivi medici e strumenti chirurgici in rappresentanza di quasi tutte le discipline mediche. Dei colossali pezzi che formano il mosaico Johnson & Johnson, l’unico che non ho mai avuto l’opportunità di sperimentare è quello farmaceutico, uno dei più importanti del mondo. Ho iniziato nel marketing, proseguito nelle vendite, sono poi approdato alla gestione del business, con una breve parentesi nella Supply Chain. E poi ancora marketing, business management e professional education. Anche lo scopo geografico e ‘ stato molto vario, dall’ Italia all’Europa e con continue frequentazioni e relazioni strettissime con la casa madre statunitense. Nel momento in cui ho smesso di lavorare per Johnson & Johnson, una delle mie più grandi soddisfazioni è stata quella di realizzare che, scorrendo la lista di distribuzione aziendale, sono riuscito ad individuare decine e decine di persone con le quali mi sarebbe piaciuto rimanere amico, uscire di tanto in tanto e persino andare in vacanza. Da questa azienda ho avuto tutto: lavori interessanti e stimolanti, divertimento, soldi, formazione, possibilità di viaggiare e di cambiare completamente tipo di lavoro, ho ricevuto sempre rispetto e considerazione. Ho avuto colleghi eccellenti e trovato amici carissimi. Tramite questa azienda ho conosciuto la donna della mia vita e avuto due bimbi “aziendali” (padre e madre J&J). Ho ricevuto talmente tanto che spesso mi sono sentito quasi in colpa nell’incassare lo stipendio, a fine mese. Non si scrivono capitoli importanti delle vicende del mondo per più di 130 anni se non si è veramente una delle compagnie più grandi della storia. Come in tutte le aziende, ci sono anche momenti duri, difficili da vivere e da comprendere. Ma poi ritorna sempre a splendere il sole nel cielo Johnson & Johnson, dove ogni giorno persone bellissime sono concentrate e intente a migliorare la vita degli altri, da protagoniste.
Katia
Romano
Direttore Marketing e Comunicazione
Sono approdata a J&J nel Consumer Marketing nel 1999… odissea nello spazio? In un certo senso sì, l’entrata in J&J è stata per me la possibilità di vivere una grande esperienza, unica e ancora pietra miliare della mia storia personale e professionale. Sì, perchè J&J oltre ad essere stata l’esperienza lavorativa più formativa e completa che abbia mai vissuto (e di cui ho beneficiato in tutta la mia carriera di responsabile Marketing nelle diverse aziende successive e nei successivi ruoli direttivi), è stata l’occasione per entrare in una famiglia unica e speciale, una famiglia allargata festaiola e inclusiva, fatta di (profonda) amicizia, divertimento (sfrenato) e tanta vita condivisa. Io che non ero di Roma, in poche settimane ho trovato tanti nuovi amici, con cui ho condiviso esperienze professionali e di vita che porto ancora con me, con cui ho lavorato fianco a fianco in giornate (e serate) in ufficio che non stancavano mai, per poi tirare tardi in centro, a divertirsi, per vivere ogni istante di quella vita fino in fondo. Ed è così che sono nate storie, affetti e matrimoni che ancora oggi fanno parte di noi e della nostra storia… della nostra famiglia allargata 🙂 Poi nel tempo, anche quando ci siamo persi di vista per diversi anni e ci siamo ritrovati quasi per caso, abbiamo ripreso esattamente da dove avevamo lasciato, come se il tempo non fosse mai passato e la distanza non si fosse mai inserita. Bella la famiglia J&J, begli gli amici-excolleghi, bella e prezioso il bagaglio di professionalità e di esperienza acquisiti. A volte mi sono chiesta quale fosse stato il segreto per il nostro affiatamento così spontaneo e immediato, per la nostra affinità, complicità, coinvolgimento ed inclusione… forse in J&J ci hanno selezionato proprio per queste caratteristiche personali, che ci hanno reso la famiglia che siamo. Grazie J&J e grazie a tutti voi di esserci stati e di esserci ancora 🙂s
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Keith
Lerner
Retired